A cura della Dott.ssa Nastasia Gerardi
COS’È
La discalculia rientra tra i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Si tratta di un disturbo che interessa la sfera matematica e numerica, e coinvolge l’intelligenza numerica basale e le abilità di calcolo. L’intelligenza numerica dipende da meccanismi dominio specifici:
• Meccanismi semantici→ ad un numero corrisponde una quantità,
• Meccanismi lessicali→ permettono di nominare il numero,
• Meccanismi sintattici→ in base alla posizione delle cifre il numero cambia, sia semanticamente che lessicalmente.
La discalculia è una caratteristica innata ma, si manifesta nel momento in cui il bambino viene maggiormente a contatto con i numeri e la matematica, per questo, la diagnosi di discalculia può essere fatta a partire dalla fine del terzo anno di scuola primaria. Ricevere una diagnosi di discalculia non significa non essere intelligente e “bravo” come i compagni ma, avere una difficoltà. A questa difficoltà si può far fronte predisponendo programmi di potenziamento e un PDP (Piano Didattico Personalizzato) centrato sull’individualità dello studente.
COME SI MANIFESTA
Gli studenti con discalculia possono manifestare le difficoltà in vario modo:
• Uso quasi esclusivo delle dita per effettuare calcoli anche semplici,
• Non riescono ad acquisire il calcolo mentale e hanno necessità di un supporto visivo/concreto,
• Trovano complicato ricordare ed automatizzare le procedure di calcolo,
• Hanno difficoltà a memorizzare correttamente le tabelline e i fatti numerici,
• Non riconoscono l’operazione aritmetica richiesta per la risoluzione dei problemi.
• Possono avere difficoltà nell’associare simbolo numerico e quantità corrispondente;
• Possono trovare difficile numerare in ordine crescente e decrescente;
• Spesso hanno difficoltà nel confronto di quantità e grandezze;
• possono commettere numerosi errori e trovare difficile la scrittura e trascrizione di numeri.
COME DIAGNOSTICARLA
La diagnosi di discalculia può essere fatta a partire dal termine della classe terza della scuola primaria, quando cioè lo studente è entrato maggiormente in contatto con i concetti e le procedure matematiche. La valutazione diagnostica viene fatta da un neuropsichiatra, da uno psicologo e spesso, l’équipe professionale che se ne occupa, vede coinvolti anche un logopedista e un esperto in disturbi specifici dell’apprendimento. Per far diagnosi di discalculia, il professionista somministra dei test standardizzati e suddivisi per fasce d’età; tali test indagano le competenze cognitive, le abilità di scrittura, lettura e di calcolo.
COME TRATTARE LA DISCALCULIA
Le difficoltà derivanti dalla discalculia possono essere adeguatamente ridotte e compensate attraverso delle attività e dei programmi mirati e personalizzati. Perché un programma di potenziamento sia efficace è infatti necessario che sia predisposto e organizzato in relazione alle difficoltà dello specifico studente.
Si può quindi intervenire con:
• con programmi di potenziamento delle competenze lessicali (e quindi lettura e scrittura di numeri);
• con attività di potenziamento delle competenze semantiche (cioè la rappresentazione mentale delle quantità relative ai numeri);
• con attività di potenziamento delle competenze sintattiche (cioè comprensione del valore posizionale delle cifre).
DISCALCULIA E SCUOLA
Per quanto riguarda il contesto scolastico, gli studenti con diagnosi di discalculia rientrano tra i soggetti con DSA e quindi possono godere della legge 170 del 2010 che stabilisce che tali soggetti hanno diritto alla predisposizione di un PDP che può prevedere misure compensative e dispensative nell’attività di studio, sia a scuola che a casa. Gli strumenti compensativi permettono, agli studenti con discalculia di arginare e limitare le loro difficoltà di calcolo, in modo da poter dedicare maggiore attenzione e risorse al ragionamento logico che sta alla base del compito matematico.
Esempi di misure compensative possono essere:
• utilizzo di pc e calcolatrice;
• utilizzo di tavole pitagoriche;
• utilizzo di formulari e schemi.
Uno studente con discalculia può essere dispensato da:
• carico eccessivo di compiti a casa;
• verifiche non programmate;
• studio di regole e formule a memoria.
Dott.ssa Nastasia Gerardi
Psicologa e Tutor DSA